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Case a Milano: l’affitto soluzione temporanea in un momento di incertezza economica

L’affitto a Milano è il più caro d’Italia. Rappresenta, però, una soluzione temporanea in questo momento di incertezza economica per chi vuole abitare sotto la Madonnina e non se la sente, visti i continui rialzi dei tassi dei mutui, di procedere all’accensione di un mutuo.

Questo è uno dei quadri emersi da un’indagine recentemente condotta dall’ufficio studi di un gruppo di agenzie immobiliari storiche sulla piazza meneghina. La previsione è quella di un rallentamento dei ritmi delle compravendite, dovuto al fatto che, al netto della recentissima decisione, dopo 20 rialzi di seguito, di non ritoccare i tassi da parte della BCE, rimangono di difficile accesso per tantissime famiglie.

Il clima in questione, a detta degli esperti che hanno condotto il sondaggio, rappresenta il terreno fertile per un aumento dell’interesse verso le locazioni.

Quanto costa affittare casa sotto la Madonnina?

I canoni di affitto sotto la Madonnina sono cresciuti del 4,2% nel corso del terzo trimestre del 2023, raggiungendo i 23,1 euro mensili al metro quadro. Ciò significa che, per un bilocale di 70 metri quadri, si possono pagare più di 1.500 euro.

I dati del sondaggio sopra menzionato hanno portato alla luce che, per il 69% dei soggetti coinvolti nel campione dell’indagine, i canoni di affitto sotto la Madonnina sono eccessivi.

Chi ha questa posizione fa riferimento ai canoni proposti nei paesi della cintura cittadina, dove numerose famiglie hanno scelto l’acquisto e l’accensione di un mutuo.

Chi contesta l’ammontare dei canoni di locazione a Milano chiama in causa pure un altro aspetto: la scarsa qualità degli immobili, che richiedono, molto spesso, dei consistenti interventi di ristrutturazione.

C’è da dire che, oggi come oggi, la ricerca dell’immobile ideale è facilitata da strumenti come il web, dove è possibile trovare fonti specializzate come il sito ImmobiliOvunque, online dal 2018. La sua particolarità? Gli annunci di case in affitto Milano – ma anche tutti gli altri presenti – selezionati e pubblicati solo da agenzie referenziate attive sul territorio cittadino.

La situazione degli affitti studenteschi

Parte del sondaggio sopra menzionato, si è concentrato sulla situazione degli affitti studenteschi, che rappresentano una percentuale indubbiamente importante del giro d’affari delle locazioni sotto la Madonnina.

Per rendersene conto, basta ricordare che il capoluogo lombardo ospita 39 tra studenti e centri universitari. Su una popolazione studentesca totale superiore ai 218mila individui, circa 66.000 sono fuorisede.

L’indagine ha confermato che le zone vicine alle università sono ormai sature ed è a dir poco arduo trovare alloggi fruibili ed economicamente abbordabili.

L’ultimo fattore risulta particolarmente arduo da includere nei propri criteri di scelta se si considera che, oggi come oggi, l’impegno richiesto dai corsi universitari e dai dottorati rende spesso difficoltoso portare avanti sia gli studi, sia lavori part time aventi lo scopo di aiutare ad arrotondare le spese.

Il canone medio attuale per una stanza a Milano è di 620 euro. L’indagine ha portato alla luce che circa il 50% degli studenti si dichiara pronto a sostenere un impegno economico mensile compreso tra 500 e 700 euro. La percentuale in questione è diminuita di dieci punti rispetto al periodo pre Covid.

I rendimenti derivanti dai contratti di locazione

Concludiamo con un piccolo focus sui rendimenti dei contratti di locazione sotto la Madonnina che, su base annua, sono aumentati dell’8,4%. L’incremento sul trimestre è stato, invece, pari allo 0,5%.

L’indagine ha sottolineato che, nello scenario attuale, l’affitto di stanze e interi appartamenti all’utenza universitaria può rappresentare, a Milano e nelle altre grandi città universitarie, una forma di investimento che può essere considerata a tutti gli effetti un’ottima alternativa alle locazioni a privati.

Tale conclusione va guardata considerando anche l’aumento degli affitti brevi a Milano – e non solo – che, per i proprietari, sono spesso più vantaggiosi dal punto di vista economico.