Dal 30 ottobre al 2 novembre 2025 – Teatro Arcimboldi Milano
Dopo aver emozionato il pubblico con produzioni come La Divina Commedia Opera Musical e Van Gogh Café Opera Musical, la MIC International Company presenta un nuovo progetto teatrale che unisce suggestione visiva, energia musicale e profondità narrativa. Frida Opera Musical è un viaggio nella vita e nell’arte di Frida Kahlo, realizzato in collaborazione con il Museo Frida Kahlo “Casa Azul” e il Museo Diego Rivera Anahuacalli di Città del Messico, con il Patrocinio dell’Ambasciata del Messico in Italia.
Le musiche e le liriche sono firmate da Vincenzo Incenzo, le coreografie da Marco Bebbu, i costumi da Erika Carretta e le scene da Gabriele Moreschi, illuminate dal lavoro di Valerio Tiberi e Virginio Levrio, che cura anche le proiezioni. Un team d’eccellenza per un’opera che fonde teatro, musica e arte visiva in un’unica, potente esperienza scenica.
A interpretare Frida Kahlo sarà Federica Butera, mentre Andrea Ortis vestirà i panni di Diego Rivera, l’artista e compagno di una vita segnata da amore, arte e tormento. Accanto a loro, Drusilla Foer darà voce e corpo alla Catrina, simbolo della cultura messicana e guida spirituale che accompagna lo spettatore in un Messico vibrante e colorato, dove vita e morte si intrecciano in un eterno abbraccio. La loro storia, tra passione e rivoluzione, è il cuore pulsante dello spettacolo: un racconto universale sull’amore, sull’identità e sulla libertà di essere sé stessi, ambientato nel Messico post-rivoluzionario, popolato da figure come Zapata, Trotsky, Breton e Tina Modotti.
Frida Opera Musical celebra una donna che ha saputo trasformare la sofferenza in creazione e la fragilità in forza espressiva. Sul palco si fondono teatro, musica, danza e immagini per dare vita a un affresco che restituisce tutta la potenza emotiva e artistica dell’universo di Frida Kahlo.
NOTE DI REGIA di Andrea Ortis
“Ci sono artisti unici, che risiedono in un “non luogo” diventando parte di un “non tempo”, artisti trasversali, che raggiungono la vita di tutti in modo magico e perfettamente reale. Frida abita il “per sempre” riuscendo a parlare ogni lingua possibile. Una donna profondamente messicana, che ogni popolo del mondo sente un po’ sua sentendosi, a sua volta, un po’ messicano. Ecco perché ho scelto Frida, perché nessuno come lei è riuscito ad attraversare le barriere del dolore diventandone evoluzione, ponendosi al di fuori della realtà oggettiva, trascendendola e superando così il limite imposto dell’immanenza. La sua opera va oltre l’esperienza sensibile del vivere e pur rappresentandone la durezza tangibile, il dolore effettivo, tutta la fattuale afflizione, lo travalica diventando, nella sua arte pittorica, espressione di valori ultrasensibili. Frida non si contiene, non si trattiene; Frida è portatrice del valore identitario e libero del popolo messicano, non è arginabile nei confini di un tratto moderato, supera gli steccati di una perfetta comprensione assumendo, piuttosto, la sembianza del cielo e lo fa, mettendo a nudo la sua travagliata esistenza che diventa così, alta, infinita, immutabile e potente, proprio come lo è, il cielo. Di fronte a ciò, non rimane che stare, contemplando lo spazio aperto che Frida ci pone davanti, così mistico e reale, così terreno e celestiale, così splendidamente indomito, libero ed eterno.”












