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Herpes Zoster, disponibile in Italia il nuovo vaccino ricombinante adiuvato

Con un’efficacia contro l’Herpes Zoster fino al 97% negli individui tra i 50 e i 69 anni, potrà essere somministrato in tutte le categorie di soggetti per cui è indicata la vaccinazione nel Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale

È finalmente disponibile anche in Italia il vaccino ricombinante adiuvato contro l’Herpes Zoster, il cosiddetto “Fuoco di Sant’Antonio”: una malattia che ogni anno colpisce circa 150mila italiani e può causare un dolore molto intenso, talvolta durevole nel tempo, dando luogo in alcuni casi ad una complicanza invalidante chiamata Nevralgia post-erpetica (NPE)che ha un impatto negativo sulla qualità della vita dei soggetti colpiti. Si calcola che circa 1 individuo adulto su 3 sia a rischio di sviluppare almeno un episodio di Herpes Zoster(HZ)nel corso della propria vita. L’incidenza e la gravità aumentano con l’età con un incremento dopo i 50 anni, arrivando ad 1 individuo su 2 nei soggetti di età superiore a 85 anni. La malattia può essere debilitante per periodi prolungati, con assorbimento di risorse del Servizio Sanitario Nazionale in termini di visite, accertamenti e cure.

A fare il punto sulla patologia e sulle nuove opportunità di salute offerte dalla vaccinazione, sono stati gli esperti riuniti oggi in una conferenza stampa digitale a cui hanno partecipato Massimo Andreoni, Professore Ordinario di Malattie Infettive presso l’Università Tor Vergata di Roma; Roberto Bernabei, Docente di Medicina interna e Geriatria all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma; Giancarlo Icardi, Professore Ordinario di Igiene presso l’Università di Genova; Fabio Landazabal, Presidente e AD GSK Italia; Tommasa Maio, Segretario Nazionale Federazione Italiana Medici di Medicina Generale Continuità Assistenziale.

Il vaccino ricombinante adiuvato (RZV), è stato sviluppato e formulato da GSK per fornire un’elevata efficacia contro l’Herpes Zoster e la Nevralgia post-erpetica, per essere ben tollerato nelle popolazioni ad aumentato rischio di sviluppare la patologia, incluse quelle immunocompromesse, e per offrire una protezione duratura nel tempo.

La scelta di sviluppare un vaccino adiuvato è l’elemento innovativo della formulazione di questo nuovo vaccino. Un adiuvante, infatti, è un componente che stimola la risposta immunitaria innata in modo simile alla naturale risposta agli agenti patogeni. Gli adiuvanti sono progettati per stimolare risposte immunitarie precoci, forti e durature.