Teatro

IL NERO, IL ROSSO, IL BLU

In scena al Teatro Filodrammatici  fino al 5 febbraio 2023 

Maria Paiato è la straordinaria interprete di una suite di tre letture che ci fanno viaggiare con la fantasia, grazie alle stravaganti avventure tratte dai racconti di Landolfi, Schmitt e Flaiano. Tre eccentrici testi che offrono un’occasione imperdibile per misurare ancora una volta il talento di una delle più grandi attrici italiane.

Le due zittelle di Tommaso Landolfi (in scena il 31 gennaio e il 3 febbraio)

Il testo, ambientato negli anni ‘60, racconta la storia di due vecchie sorelle che vivono in un paesino del centro-sud. Le loro giornate trascorrono sempre uguali in un appartamento angusto e polveroso, in compagnia della devota cameriera e di una “scimia” che tengono chiusa in una gabbia e sulla quale riversano tutto il loro amore. La vita scorre tranquilla fino a quando il gruppo di monache residenti nel monastero vicino casa lamenta il furto delle preziosissime ostie consacrate… Il mistero dà il via a una stravagante indagine dal finale sorprendente, pretesto per gettare una luce più grande sul nostro paese e sull’arretratezza culturale che ancora permea alcune zone provincia.

L’avvelenatrice di Éric-Emmanuel Schmitt (in scena l’1 febbraio e il 4 febbraio)

Donna diabolica, ormai settantenne, Marie Maurestier gode della fama di assassina per aver avvelenato, nel corso della sua vita, tre mariti benestanti. Di fronte a questa lady nera la giustizia si è dovuta arrendere e la donna vive la sua vita tranquillamente nella piccola comunità di Saint Sorlin en Bugey, ostentando spavalderia. Sarà l’arrivo del giovane Gabriel, il nuovo parroco, a risvegliare la potente energia vivificatrice di Marie che, decisa a possederlo, costruisce un’arditissima trappola, stringendo d’assedio l’incauto prete con la lentezza, la pazienza e la concentrazione di un velenosissimo ragno.

Una e una notte di Ennio Flaiano (in scena il 2 febbraio e il 5 febbraio)

Protagonista del racconto è la singolare avventura vissuta da Graziano, giovane vitellone di una Roma del 1960, svogliato e sognatore a sproposito, che viene messo a lavorare in un giornale grazie a una raccomandazione del padre. Deriso dai colleghi, odiato dal direttore, viene relegato alla battitura di notizie sceme che non interessano a nessuno. Spedito a scrivere un pezzo su un improbabile disco volante atterrato a Fiumicino, Graziano si troverà coinvolto in una storia d’amore con una marziana. L’avventura non durerà più di “una e una notte” e, tornato sulla terra, il giovanotto sarà felice di ritrovare le sane abitudini di un “dolce far niente”, tra i sughi e le salse della madre, le allegre donnine e gli amici della sala corse: un impietoso, ma allo stesso tempo affettuoso, ritratto dell’italiano medio negli anni del Boom Economico.

ideazione e interpretazione

Maria Paiato

luci

Cesare Agoni

abiti di scena

Paola Bellinazzi

collane di scena

Miranda Greggio

produzione

Centro Teatrale Bresciano

crediti fotografici

Umberto Favretto