16 dicembre 2023, Castello Sforzesco, Sala della Balla
Voci e strumenti dell’Istituto di Musica Antica della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado
In dulci jubilo, primo appuntamento della XIX edizione della rassegna Incontri Musicali con l’Orchestra Barocca della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado, fissato per sabato 16 dicembre 2023 presso la Sala della Balla del Castello Sforzesco, è dedicato alle cantate per il tempo di Natale del compositore e organista danese Dieterich Buxtehude.
Come organista della Chiesa di musicali (Abendmusiken), Buxtehude ebbe fama europea: è testimoniato che Bach si recò a piedi nella città tedesca per ascoltarlo, restandone fortemente colpito.
Momento centrale del concerto è appunto la composizione religiosa che dà titolo al programma, In dulci jubilo, tradizionale canto di Natale, molto popolare in Europa, il cui testo, del mistico tedesco Heinrich Seuse, risale al periodo medievale. La lingua è un’originale combinazione di latino e tedesco.
Di Dieterich Buxtehude l’Orchestra Barocca della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado diretta da Lorenzo Ghielmi esegue anche, in apertura, la cantata Wie soll dich empfangen (Come ti accoglierò, Gesù), inno cristiano per il tempo dell’Avvento su testo del poeta tedesco Paul Gerhardt, noto soprattutto per aver scritto numerose composizioni luterane. La cantata, che sottolinea l’ampiezza e la profondità dell’amore di Dio per gli uomini (Nulla, nulla ti ha spinto/a me dal firmamento/se non l’amore amato,/perché tu possa amare tutto il mondo/nei suoi mille dolori/e nei suoi grandi fardelli di miseria/che nessuna bocca può pronunciare,/così saldamente li hai abbracciati), fu pubblicata per la prima volta nel 1653 nell’innario Praxis Pietatis Melica di Johann Crüger. Il medesimo desiderio di creare una relazione con Dio è presente nella cantata in latino O dulcis Jesu, quarto brano in programma (O mio dolce Gesù, ah accoglimi, ti ho sempre amato/ho sperato in te). In Fürchtet euch nicht (Non temete), su testo tratto dai capitoli X e XI del Vangelo di Luca e da una poesia del tedesco Adam Olearius, Buxtehude si ispira alla nascita di Gesù e al tempo gioioso e di rinascita che egli annuncia (Oggi è iniziata/la vostra salvezza/ e la vostra beatitudine./Oggi è sorto per voi il sole della giustizia).
Il tema della nascita del Salvatore e del giubilo che porta con sé è presente anche nella cantata in tedesco che chiude il ricco programma, Das neugeborne Kindelein, su testo di Cyriakus Schneegaß, compositore e teorico luterano (Svegliatevi, è tempo di cantare!/Il piccolo Gesù allontana ogni dolore).
Il concerto è impreziosito da due composizioni (Pastorale; Ciaccona) di Johann Christian Pez, autore nato a Monaco nel 1664, allievo a Roma di Arcangelo Corelli e musicista della corte del principe Massimiliano II Emanuele di Baviera.
Scrisse apprezzate composizioni strumentali per il periodo dell’Avvento e del Natale.
La rassegna Incontri Musicali con l’Orchestra Barocca della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado propone, come di tradizione, un concerto al mese. Il 27 gennaio Daniele Bragetti dirige Concerti per flauti dolci e archi, appuntamento dedicato a Telemann; il concerto del 24 febbraio, sul podio da Rodney Prada, è intitolato Battaglie e Follie; il 23 marzo Susanne Sholz guida l’Orchestra Barocca in un programma focalizzato sulla musica francese, nell’nell’ambito di un progetto Erasmus, La Bande de violons du Louis XIV; l’appuntamento del 20 aprile, Legami Armonici, capolavori sacri della famiglia Scarlatti, direttore Luca Colombo, è realizzato in collaborazione con il Coro Universitario del Colleghio Ghislieri di Pavia; chiude il ciclo il 25 maggio, con la direzione di Mara Galassi, il concerto Alma che segu’amor degn’è di pianto: arie spirituali, canzonette e lamenti di Orazio Michi dell’Arpa, compositore e arpista secentesco, tra i maggiori virtuosi del suo tempo.
Il Castello Sforzesco, l’11 maggio, per il Progetto Medioevo curato da Claudia Caffagni, ospita inoltre il concerto dell’ensemble di Musica Medievale della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado, risultato dello studio sul poema francese Il Roman de Fauvel.
Lorenzo Ghielmi si dedica da anni allo studio e all’esecuzione della musica rinascimentale e barocca. È fra i più affermati interpreti dell’opera organistica e cembalistica di Bach. Tiene concerti in tutta Europa, in Giappone e negli Stati Uniti, in Brasile, in Messico, in Israele e ha all’attivo numerose registrazioni radiofoniche e discografiche (Winter & Winter, Passacaille, Harmonia mundi, Teldec). Le sue registrazioni di Bruhns, di Bach, dei concerti di Haendel e di Haydn per organo e orchestra sono state premiate con il Diapason d’or. Ha pubblicato un libro su Nicolaus Bruhns, studi sull’arte organaria del XVI e XVII secolo e sull’interpretazione delle opere di Bach. È organista titolare dell’organo Ahrend della basilica milanese di S. Simpliciano dove ha eseguito l’opera omnia per organo di J.S. Bach. Fa parte della giuria di concorsi organistici internazionali (Toulouse, Chartres, Tokyo, Bruges, Freiberg, Maastricht, Losanna, Norimberga). Ha seguito la progettazione di numerosi nuovi organi, fra cui il grande strumento della cattedrale di Tokyo. Dirige l’ensemble strumentale La Divina Armonia.
L’Orchestra Barocca della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado, realtà unica in Italia, è costituita da studenti iscritti ai corsi di alta formazione della scuola e provenienti da tutto il mondo: Brasile, Argentina, Polonia, Giappone, Francia, Spagna, Grecia, Cile. L’Orchestra, che vanta normalmente un organico dai 15 ai 30 strumentisti, è spesso accolta in spazi prestigiosi, ed è guidata da maestri che insegnano all’interno dell’istituzione e da rinomati direttori ospiti: l’Istituto di Musica Antica della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado, tra le altre attività, offre infatti agli studenti l’occasione di esibirsi con professionisti del panorama internazionale. I concerti aperti al pubblico sono il punto d’arrivo di un percorso di studio e concertazione che ha luogo presso Villa Simonetta, sede della Civica: nel corso di ogni anno accademico l’Orchestra prepara ed esegue alcune produzioni destinate all’esterno: il repertorio, per cui vengono utilizzate copie di preziosi strumenti antichi, spazia dal primo Barocco fino al Classicismo.