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Lavorare in smart working

Musement annuncia totale flessibilità per i suoi dipendenti. Anche dopo la riapertura della sede di Milano, più tardi quest’anno, l’azienda manterrà la possibilità per i propri dipendenti di lavorare in smart working quando e quanto desiderano.

Milano, 25 giugno 2020. Con biglietti per tour e attrazioni venduti in 1400 destinazioni e 130 paesi in tutto il mondo, Musement, parte della divisione Destination Experiences del Gruppo TUI, ha incoraggiato tutti i suoi dipendenti a lavorare da casa già da febbraio, quando il Covid-19 ha iniziato a diffondersi in tutta Europa. Oltre 240 dipendenti in tutto il mondo, di cui 200 in Italia, lavorano da remoto da quattro mesi.

Grazie all’impostazione digitale e ad modello aziendale improntato al lavoro per obiettivi, lo smart working è sempre stato parte del DNA e della cultura aziendale, da sempre orientata alla fiducia e alla delega. Con una solida politica di lavoro flessibile già in atto, l’azienda è stata in grado di passare completamente allo smart working non appena la pandemia ha colpito.

Quando le restrizioni hanno cominciato ad allentarsi nei diversi paesi in cui Musement opera, è stato adottato un approccio bottom-up per comprendere a fondo le esigenze dei dipendenti e le loro opinioni sul ritorno in ufficio, nel rispetto delle misure di sicurezza e delle indicazioni delle autorità locali. È stato inviato un sondaggio a tutti i dipendenti dell’azienda dal quale è emerso l’impatto positivo dello smart working su molti di loro

Sebbene ai dipendenti sia mancato l’aspetto sociale del lavorare in ufficio (20% dei rispondenti), oltre il 90% di loro ha trovato aspetti positivi nello smart working, dichiarando che il lavoro da casa in questo periodo ha significato maggiore attenzione e produttività. I dipendenti inoltre hanno sottolineato che, grazie allo smart working, sono riusciti a trovare un maggiore equilibrio tra lavoro e vita privata (34%), e si sono sentiti in grado di gestire meglio il loro tempo (51%).

Alessandro Petazzi, CEO di Musement, ha detto: “Fortunatamente siamo sempre stati predisposti per lo smart working e in questo periodo abbiamo dimostrato che può essere adottato in modo massiccio e stabile, mantenendo la continuità del business grazie alla cultura aziendale fondata sulla fiducia reciproca e sul lavorare per obiettivi.”

“Musement ha una cultura di innovazione, cooperazione, flessibilità e fiducia e siamo orgogliosi di mettere i nostri dipendenti e le loro esigenze al primo posto. Attraverso un sondaggio effettuato nell’ottica di totale ascolto delle esigenze dei nostri dipendenti, è emerso che il 90% di loro, lavorando in remoto per un periodo di tempo prolungato, ha riscontrato un miglioramento in termini di produttività ed è riuscito a bilanciare in maniera più equilibrata lavoro e vita privata. Vogliamo quindi continuare a dare ai dipendenti la possibilità di scegliere di lavorare nell’ambiente in cui si sentono più creativi e produttivi, che sia l’ufficio o l’ambiente privato”.

Gli uffici di Musement rimarranno chiusi durante l’estate e la sede di Milano riaprirà non prima di settembre. L’azienda sta ora adottando le misure necessarie per garantire che i suoi spazi siano conformi a tutte le norme in termini di igiene e sicurezza. La sicurezza dei dipendenti sarà al centro della riapertura, che avverrà in modo molto attento e graduale.

Quando gli uffici di Musement riapriranno, i dipendenti potranno scegliere in modo flessibile il luogo in cui lavorare. Chi vorrà continuare a lavorare da casa potrà farlo continuativamente, nei tempi e nei periodi che più riterrà opportuni e in coerenza con l’organizzazione del proprio team.