4 – 9 Novembre 2025 – Teatro Franco Parenti
In elegante equilibrio tra leggerezza e profondità, Geppy Gleijeses riporta in scena il capolavoro di Wilde, cogliendo con acuta sensibilità l’ironia sottile e il meccanismo infallibile della “commedia perfetta”.
Un ritratto brillante e irriverente di una società che si riflette, spesso inconsapevole, nelle proprie ipocrisie. A più di un secolo dal suo debutto nel 1895 a Londra, il testo conserva intatta la sua vivacità e la sua sottile carica corrosiva.
Con la sua inconfondibile presenza scenica, Lucia Poli dà vita a una Lady Bracknell imponente e irresistibile, perfetta nel restituire – con affilata ironia – le contraddizioni di un mondo ossessionato dalle apparenze. E così prende corpo il gioco irresistibile dello scrittore: quell’universo raffinato e suggestivo di identità fasulle, verità taciute e battute fulminanti che continua a parlarci con sorprendente freschezza.
La commedia ruota attorno a due giovani gentiluomini inglesi, Jack Worthing e Algernon Moncrieff, che conducono una doppia vita per sfuggire alle convenzioni sociali dell’epoca vittoriana. Jack, in campagna, si finge responsabile e rispettabile tutore di una giovane, ma a Londra assume il nome di “Ernesto” per divertirsi e corteggiare la bella Gwendolen, cugina di Algernon. Quest’ultimo, a sua volta, si spaccia per “Ernesto” per conquistare Cecily, la pupilla di Jack.
Quando le due giovani scoprono di essere entrambe innamorate di un certo “Ernesto”, si scatena una serie di equivoci e malintesi esilaranti. Solo alla fine, grazie a una rivelazione inaspettata, si scoprirà che Jack è davvero nato con il nome di Ernesto, chiudendo il gioco di inganni con un ironico colpo di scena.
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