Cultura

MAMERA – La storia nascosta degli Jenisch

Con il podcast MAMERA – La storia nascosta degli Jenisch, Taty Rossi racconta un capitolo poco conosciuto della storia svizzera. Tra il 1926 e il 1973, la Fondazione Pro Juventute  portò avanti il programma Kinder der Landstrasse: un progetto eugenetico che per quasi cinquant’anni ha sottratto centinaia di bambini jenisch alle loro famiglie, con l’obiettivo di rieducarli e allontanarli dalla cultura nomade.

L’idea del podcast nasce nel 2024, quando Taty Rossi scopre casualmente questa vicenda durante una visita a una mostra sul pregiudizio e il razzismo:

“Il 13 maggio 2024, durante una visita alla mostra Noi e gli altri – Dal pregiudizio al razzismo, per la prima volta mi sono imbattuta nella parola ‘jenisch’ e nella storia del programma Kinder der Landstrasse, un progetto eugenetico che, fino agli anni ’70, in Svizzera ha sottratto migliaia di bambini jenisch alle loro famiglie nel tentativo di cancellarne l’identità.

Con amara sorpresa, ho scoperto che a promuovere quell’iniziativa fu Pro Juventute, la stessa Fondazione a sostegno dell’infanzia che mi aveva accompagnata nei primi anni di maternità con le sue Lettere ai genitori, una realtà che avevo vissuto come alleata e che invece, insieme alla Confederazione, si è resa protagonista di una delle più gravi violazioni dei diritti umani nella Svizzera del XX secolo”.

Da quel momento inizia un percorso di ricerca e ascolto che porta alla costruzione di un racconto in cui la memoria storica diventa occasione di riflessione collettiva. Le storie che vengono alla luce risuonano intimamente con il vissuto personale dell’autrice non solo come madre, ma anche come donna italiana afrodiscendente, che in Svizzera ha conosciuto la discriminazione. Il dolore degli Jenisch diventa così il simbolo di una ferita più ampia, che accomuna chiunque abbia subito l’esclusione e il pregiudizio.

Attraverso sette episodi, MAMERA – La storia nascosta degli Jenisch intreccia testimonianze dirette e voci di esperti per raccontare questa vicenda complessa e dolorosa. Tra le protagoniste troviamo Uschi Waser, sottratta in tenera età alla famiglia e affidata a istituti e famiglie affidatarie, e Mariella Mehr, poetessa, la cui opera nasce dal bisogno di dare senso al trauma e restituire dignità a una comunità ferita.

Prodotto dall’Associazione REC di Lugano e trasmesso per la prima volta su Radio Gwen, MAMERA – La storia nascosta degli Jenisch andrà in onda sulle frequenze di Radio Gwen a partire da domenica 12 ottobre, con la pubblicazione di un episodio al giorno fino a sabato 18 ottobre. Verrà presentato domenica 19 ottobre 2025 alle ore 14.00 presso il Cinema Iride di Lugano, in occasione del Film Festival Diritti Umani Lugano.

Successivamente, l’intera serie sarà disponibile sulle principali piattaforme audio come Spreaker, Apple Podcast e tante altre. Una scelta etica lo tiene invece lontano da Spotify, in coerenza con i valori del progetto e con l’impegno del team di produzione.

Taty Rossi: nata a Milano nel 1983, è autrice, attrice e conduttrice televisiva italo-eritrea. Dal 2018 risiede stabilmente in Ticino, dopo una lunga esperienza formativa e personale a Londra. Ha collaborato come autrice per i magazine LaNostraTv e LiveMilano, firmando centinaia di articoli, recensioni e interviste ai protagonisti del panorama culturale e dello spettacolo. Debutta in televisione come conduttrice e autrice del programma Live In Style, in onda sul canale 7Gold. Si è formata artisticamente al Centro Teatro Attivo di Milano. Ha recitato in spot pubblicitari per il mercato italiano e internazionale. È stata protagonista in produzioni teatrali come: War & Peace al Teatro Filodrammatici di Milano, Verdilizzante al Teatro Out Off. È inoltre nel cast del film Minister, girato in lingua inglese. Nel 2024 è attrice e co-autrice dello spettacolo teatrale Le Tre Porte – progetto di inclusione contro il razzismo, una produzione Associazione Culturale Lumina, realizzata in collaborazione con il Centro per la Prevenzione delle Discriminazioni del Ticino. Dal 2018 lavora come mediatrice culturale per i richiedenti asilo eritrei in collaborazione con SOS Ticino.