Lo storico spettacolo di Giorgio Strehler, nella nuova messa in scena di Stefano de Luca, con Enrico Bonavera, Andrea Coppone e i giovani attori diplomati alla Scuola del Piccolo, torna a Pechino, dal 17 al 19 ottobre, dopo 17 anni. Subito dopo, la “prima” milanese del 23 ottobre viene salutata da un’installazione dell’artista Angelo Bonello, appositamente realizzata per il Chiostro di via Rovello.
«Arlecchino è sempre rinato dalle sue ceneri, mai identico, sempre in movimento». Così Giorgio Strehler, nel 1990, salutava l’Arlecchino “del Buongiorno”, con Soleri e i giovani della Scuola del Piccolo. Spettacolo dei record e produzione italiana più vista nel mondo, l’Arlecchino del Piccolo è rinato ancora una volta sul palcoscenico di via Rovello – per la dodicesima volta in settantotto anni – in una nuova edizione affidata a Stefano de Luca, con Enrico Bonavera, Andrea Coppone e un cast di attrici e attori diplomati alla Scuola di Teatro del Piccolo. La prima assoluta di questa nuova edizione è stata il 24 luglio 2024, nell’esatto giorno in cui lo spettacolo debuttava, nel 1947, a chiusura della Stagione inaugurale di via Rovello.
Questo nuovo Arlecchino, giovane ed eterno a un tempo, torna a indossare la sua veste di ambasciatore della cultura italiana nel mondo. Veste cucita su misura, fin dall’origine dello spettacolo, che nei suoi primissimi decenni di vita, tra il 1947 e il 1960, con ancora Marcello Moretti nei panni del batocio, aveva già toccato Europa, Stati Uniti, America del Sud e Russia. Da allora a oggi sono oltre 3.000 le recite contate e 50 i Paesi attraversati dallo spettacolo simbolo del Piccolo, incarnato, fino al 2018, da Ferruccio Soleri, vincitore del Guinness dei Primati per la più lunga performance di teatro nello stesso ruolo. Ora nei panni di Arlecchino è Enrico Bonavera, affiancato dal Brighella di Andrea Coppone (in alcune recite, i due zanni si scambiano i ruoli).
Arlecchino a Pechino (17-19 ottobre)
Le prime frequentazioni di Arlecchino con la Cina risalgono al 2002, quando lo spettacolo viene presentato al Century Theatre di Pechino. Nel 2006, Arlecchino realizza una tournée che, nel giro di un mese, visita cinque città cinesi (Pechino, Shanghai, Tianjin, Suzhou e Ningbo). In occasione delle Olimpiadi del 2008 il Piccolo Teatro viene invitato a inaugurare, come unico teatro europeo di prosa, il National Centre for the Performing Arts a Pechino e lo fa proprio con Arlecchino.
Nel 2006 viene stipulato con la Shanghai Theatre Academy un accordo di cooperazione produttiva e formativa, che nel 2010 riporta lo spettacolo al Shanghai Oriental Arts Centre, nell’ambito di Expo Shanghai 2010.
Arlecchino non tornava, quindi, a Pechino da 17 anni e da 15 in Cina dove, dal 17 al 19 ottobre, verrà rappresentato all’interno del Festival Internazionale di Teatro del Beijing People Art’s Theatre.
La tournée è organizzata grazie al sostegno di Clessidra Group (Tour Partner) e con il supporto dell’Istituto Italiano di Cultura a Pechino. Eni è Partner istituzionale del Piccolo Teatro di Milano.
L’installazione di Angelo Bonello
Giovedì 23 ottobre, Arlecchino servitore di due padroni torna nella sua Milano, nella sala storica di via Rovello, dove verrà accolto, nello spazio del Chiostro intitolato a Nina Vinchi, da un’installazione originale site-specific realizzata dal light artist Angelo Bonello, grazie alla collaborazione di Fondazione Banco dell’energia e A2A.
Si tratta di una scultura di luce e legno che riproduce le fattezze di Arlecchino e vuole essere, nell’immaginazione dell’artista, un omaggio alla Commedia dell’Arte e una metafora della complessità dell’uomo contemporaneo.
Su un piedistallo di legno antico, spartano, che evoca le origini umili della Commedia dell’Arte, si leva un Arlecchino moderno, luminoso, colto nell’atto di un’acrobazia impossibile: tenere in equilibrio il bene e il male del mondo, in una giocoleria di lettere e simboli, che diventano parole e significati.
Tutta la parte lignea, palco, cavalletti e fondale, sarà illuminata in controluce. Al contrario, l’Arlecchino e le lettere saranno sia materici sia rivestiti di LED, permettendo un’animazione variabile nelle cromie e nei movimenti.
L’installazione sarà visitabile fino al 2 novembre.












