Cultura

Il potere e la parola di George Orwell

Il potere e la parola. Scritti su propaganda, politica e censura di George Orwell (Piano B, 15 euro, 240 pag., trad. di A. Tozzi), in uscita il 25 febbraio in tutte le librerie.

«Occorre un grande sforzo per riuscire a vedere cosa c’è sotto il proprio naso»

«Se libertà significa qualcosa, significa il diritto di dire alla gente ciò che non vuole sentirsi dire»

Il potere e la parola raccoglie quindici scritti di George Orwell – di cui cinque inediti in lingua italiana – che ruotano attorno ai temi della propaganda, della censura e dell’uso distorto del linguaggio politico, giornalistico e letterario. Composti prevalentemente tra gli anni Trenta e Quaranta, i saggi presenti in questa antologia sono ancora in grado di illustrare con sconcertante accuratezza, oltre settant’anni più tardi, la nostra stessa attualità: le “narrazioni” che divengono surrogati dei resoconti fattuali, la scomparsa della realtà oggettiva e la sua sostituzione con l’interpretazione di comodo, il potere esercitato dalle notizie false nelle società moderne, i concetti di post-verità e la distorsione del linguaggio stesso ad uso di determinate ideologie.

Come sempre la scrittura di Orwell si rivela profetica e acutissima: in Orson Welles e l’invasione da Marte lo scrittore prevede con impressionante chiarezza l’ascesa e le cause di quelle che oggi chiamiamo “fake news”; in La libertà di stampa denuncia i subdoli meccanismi censori generati da una certa intellighenzia, e il tentativo perverso di ergersi a difensori della democrazia ricorrendo a metodi intrinsecamente totalitari; in Svelare il segreto spagnolo scrive di come la propaganda riesca a far “scomparire” i fatti oggettivi a favore di “narrazioni” di parte; in Sotto il naso racconta della tendenza umana ad “aggiustare” la realtà per creare “narrazioni” più consone all’ideologia del momento; in Che cos’è il fascismo? della confusione generata dal linguaggio giornalistico su concetti chiave fondamentali per il progresso della società democratica.

Cinque sono i saggi presenti e mai pubblicati prima in Italia: Che cos’è il fascismo?; Parole nuove; Sotto il naso; Svelare il segreto spagnolo; Libertà del parco. Tutti furono composti in un periodo cruciale per lo scrittore e giornalista, in cui produsse alcune delle sue opere più celebri come 1984 e La fattoria degli animali.

Apre il libro un saggio introduttivo di Diana Thermes, docente di storia del pensiero politico europeo presso il Dipartimento di Scienze politiche dell’Università Roma TRE.