Laboratorio di sperimentazione, da 25 anni impegnato nella promozione dei giovani talenti grazie al SaloneSatellite, il Salone ha supportato i ragazzi del laboratorio di Alta Formazione cinematografica per raccontare, insieme, che cosa significa costruire bellezza e comunità.
Quest’anno, il Salone del Mobile ha deciso di supportare e promuovere l’impegno e il lavoro degli studenti di OffiCine-IED, collaborando alla produzione e realizzazione del cortometraggio intitolato “È stato un sogno” che vedrà protagonisti i giovani attori Francesco Buttironi e Rossella Cammarano, al fianco di attori pietre miliari del teatro e del cinema italiano come Luigi Diberti e Ida Marinelli, diretti da Stefano Balossi. Il progetto ha potuto contare su Silvio Soldini, supervisore artistico e sui docenti “d’eccezione” Bruno Oliviero alla sceneggiatura, Luca Bigazzi alla fotografia, Carlotta Cristiani e Giorgio Garini al montaggio, coordinati dal regista Paolo Borraccetti. Da sempre, il Salone del Mobile.Milano è al fianco delle generazioni più giovani per sostenere la loro creatività e professionalità, convinto che solo aiutando e promuovendo i talenti in erba si possa realmente anticipare e produrre innovazione, nuovi segni e nuova bellezza. Inoltre, la Manifestazione testimonia in questo modo di guardare al progetto in modo sempre più interdisciplinare e sinergico rispetto ad altri settori della cultura e della società, aprendosi a molteplici contaminazioni.
“È stato un sogno” non ha una trama o un racconto epici, scenografie maestose o cornici hollywoodiane: il Salone ha suggerito ai ragazzi del laboratorio di Alta Formazione cinematografica di pensare a un progetto che avesse come filo rosso che cosa significhi costruire bellezza e comunità all’interno di uno spazio, attraverso la forza delle relazioni. Gli studenti hanno interpretato il concept con una duplice declinazione: fisica, attraverso oggetti e arredi che invitano alla condivisione di attimi e vite, e immateriale, attraverso l’incontro, metafora di possibili comunioni di intenti.
Co-protagonisti del corto, una selezione di arredi di Amini, Arper, Artemide, Colos, Desalto, Flos, Kartell, Lago, Lema, Living Divani, Magis, Molteni&C, Poliform e Secto Design, aziende che hanno generosamente messo a disposizione degli studenti di OffiCine-IED un proprio prodotto per arredare il “salotto” al centro del corto – sinonimo visivo e concreto di un nuovo inizio, collettività inclusiva, laboriosità, estro – e nel cuore di quella Milano che ogni anno, ad aprile, diventa ponte con il mondo, grazie al Salone del Mobile.Milano
Commenta Maria Porro, Presidente del Salone del Mobile.Milano: “Per me, che ho scelto di studiare scenografia perché mi sembrava un’arte totale in grado di mettere insieme letteratura, architettura, una progettualità precisa, assistere alla proiezione di questo cortometraggio e sapere di aver contribuito supportando, grazie al Salone del Mobile.Milano e ad alcuni tra i suoi più importanti espositori, gli studenti che lo hanno realizzato, è stato davvero emozionante. Il nostro intento non è mai solo formativo: quello che il Salone cerca di fare raggiungendo scuole e università è facilitare lo scambio creativo e l’innovazione guidata dalla cultura e aiutare la prossima generazione di professionisti internazionali a emergere e realizzarsi”.
Dopo la presentazione in anteprima al cinema Anteo di Milano, “È stato un sogno” verrà distribuito nei principali festival cinematografici nazionali e internazionali.
È stato un sogno: Ruggero è un anziano signore che sembra non aspettarsi più molto dalla vita. Solo stare in pace, nel suo appartamento, con un’unica attesa: quella di suo nipote Giacomo che quotidianamente viene a fargli visita. Ma è la vita stessa che bussa alla sua porta e lo spinge a scendere in cortile. Un luogo che da anonimo, sta prendendo vita grazie ai personaggi che popolano le stanze che vi si affacciano e che portano misteriosamente con sé arredi, oggetti, lampade per costruire insieme, per una notte, qualcosa di speciale. Un luogo luminoso che sembra fatto apposta per Ruggero e per tutti coloro che credono ancora alla forza salvifica di un incontro.