Musica a Villa Simonetta 30 giugno – 4 luglio 2025
Villa Simonetta, sede storica della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado, dal 30 giugno al 4 luglio 2025 diviene, come ogni anno, la sede dei Notturni in Villa: cinque intense e ricche serate musicali, che ben rappresentano la vocazione civica della città di Milano e che accompagnano l’estate del pubblico milanese.
L’edizione di quest’anno, del tutto speciale, si inserisce nel festival diffuso Le Civiche Fest ARTI LINGUAGGI LIVE che, dal 25 giugno all’11 luglio raccoglie per la prima volta in un unico cartellone spettacoli, installazioni, concerti e incontri realizzati dalle quattro Scuole Civiche di Fondazione Milano, istituzione che quest’anno celebra il 25° anniversario.
Anche per l’edizione 2025 ogni giornata dei Notturni è scandita da tre momenti. Alle 18.00, su prenotazione, è offerta al pubblico l’occasione di immergersi nell’esperienza totalizzante di UanTuUan (One to One), momento di ascolto inedito ad personam: un approccio originale ed esclusivo alla musica e al contesto che la circonda all’interno della deliziosa Cappella gentilizia di Villa Simonetta, affrescata da Bernardo Zenale. Un singolo ascoltatore per volta potrà godere per circa 15 minuti delle musiche suonate dagli studenti della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado che si alterneranno, uno alla volta, muovendosi tra strumenti e generi differenti.
Il portico della villa, alle ore 19.30, sarà animato dal concerto all’ora dell’aperitivo, lo Spazio Anteprima, che precede quello delle 21.00 all’interno del cortile sul retro della villa e che a esso è legato dal punto di vista tematico. Ogni serata è infatti espressione di uno specifico genere o Istituto musicale della Civica: il 30 giugno è dedicato alla musica antica, con l’Orchestra Barocca diretta da Antonio Frigé; l’1 luglio al jazz, con l’esibizione della Civica Jazz Orchestra diretta da Luca Missiti; il 2 luglio alla musica classica, con un omaggio speciale alla docente di pianoforte Maria Di Pasquale; il 3 luglio alla ricerca e alla sperimentazione anche nella sua connessione con il video; il 4 luglio alla musica vocale con il Coro Petit del CEM – Centro di Educazione Musicale della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado e con le arie d’opera.
I Notturni creano così una linea ideale di collegamento tra gli Istituti che compongono la realtà vivace e in perenne evoluzione della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado, scegliendo l’idea di raccordo, condivisione, dialogo tra i diversi generi musicali, pur rappresentati nella loro eccezionale e spiccata individualità.
La straordinaria e originale esperienza proposta da UanTuUan (One to One) e i dieci concerti (ore 19.30 e 21.00) rinnovano il rapporto consolidato con un territorio che ogni anno accoglie con generosità e passione una rassegna che, sempre più, offre percorsi stimolanti ed eterogenei, per tutti i gusti, che si trasforma nel palcoscenico privilegiato di numerosi solisti e gruppi di studenti italiani e stranieri, valorizza incroci di linguaggi, sperimenta e contamina, spazia tra stili e generi differenti: musica antica, classica, contemporanea, jazz, pop, crossover, canto, con interessanti incursioni nel mondo del cinema e dell’animazione.
Durante la rassegna sarà inoltre disponibile in giardino un food truck, attrezzato per la preparazione di cibi destinati al pubblico dei Notturni in Villa.
Anche quest’anno l’inaugurazione dei Notturni, lunedì 30 giugno, è dedicata alla musica antica. Madonn’ io non lo so, concerto dello Spazio Anteprima delle 19.30 per voce e flauti sotto il portico della Villa, trae il titolo da una canzone di Adrian Willaert, compositore nato intorno al 1490 nelle Fiandre occidentali, inserita nella raccolta Canzon villanesche alla napolitana del 1545. Protagonista del brano è una fanciulla ingrata nei confronti dell’amato, accecato dalla passione e perennemente sofferente, a cui non resta che sperare di fuggire dai guai provocati da un amore non ricambiato.
Altri autori in programma, raramente eseguiti, sono Francesco Bendusi, Mechior Franck, Giacomo Bonzanini e addirittura Henry VIII, re d’Inghilterra, che si dilettava nel canto e suonava diversi strumenti, tra cui l’organo, il liuto e il clavicembalo. La sua passione per la musica ebbe un impatto rilevante sulla vita di corte e segnò in modo significativo la produzione musicale rinascimentale.
Il concerto delle 21.00 si intitola Concerti alle corti del nord tra Vienna e Berlino e vede protagonista l’Orchestra della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado diretta da Antonio Frigé. Il programma si focalizza sul Settecento e su alcuni concerti solistici, in particolare per arpa e flauto traversiere, composti per le grandi feste di corte ma soprattutto per la musica da camera da intrattenimento, che riflette lo spirito salottiero dei re e degli aristocratici del tempo. Il cuore musicale pulsante dell’Europa centrale in quel momento è la città di Vienna, che offre magnifici talenti musicali e attrae anche interpreti tedeschi, oltre che italiani e di altre aree geografiche. A Berlino il re Federico II assiste abitualmente a concerti e a opere: una linea ideale unisce quindi i due paesi di lingua tedesca, Austria e Germania, che si affermano progressivamente nel panorama musicale del secolo. Austriaci sono Georg Christoph Wagenseil, compositore, organista e clavicembalista che divenne maestro di musica delle principesse e dell’imperatrice Maria Teresa, e Mathias Georg Monn, insegnante di composizione ricercatissimo: con Wagenseil, e altri musicisti che operarono a cavallo tra Barocco e Rococò, contribuì all’affermazione del cosiddetto “stile galante”. Tedeschi sono Johann Wilhelm Hertel, che dopo gli studi a Zerbst e a Berlino si spostò nel Ducato di Meclemburgo – Schwerin, nel nord della Germania, dove ebbe grande successo, inizialmente come direttore e poi come compositore di corte, e il più fecondo autore del suo tempo, Telemann, attivo in tutti i generi musicali. La sua produzione è straordinariamente vasta: scrisse opere teatrali, oratori, cantate sacre e profane, messe, concerti, mottetti, lieder e numerosissime opere strumentali.
Gran parte dello sterminato materiale lasciato da Telemann è conservato proprio nella città di Berlino, l’altro centro musicalmente prolifico a cui è dedicato il concerto dell’Orchestra Barocca della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado.
L’1 luglio dà spazio all’interpretazione dei grandi brani della musica jazz. Protagonisti sono gli studenti dei Civici Corsi di Jazz: nati nel 1987 grazie all’esperienza e alle specifiche competenze di Enrico Intra, Franco Cerri e Maurizio Franco, sono da sempre una delle più rilevanti realtà europee nell’ambito della didattica del jazz.
Nello Spazio Anteprima delle 19.30, Jazz Trio, formazione costituita da pianoforte, contrabbasso e sassofono, esegue standard del jazz e brani evergreen, composizioni che sono divenute parte del repertorio comune dei jazzisti e che costituiscono la struttura portante del genere.
Nel concerto delle 21.00 la Civica Jazz Orchestra ricorda Count Basie con un repertorio di brani della leggendaria big band del celebre pianista, compositore e direttore d’orchestra jazz afroamericano nato nel New Jersey nel 1904. Nella Count Basie Orchestra, che a metà degli anni Trenta divenne la più completa espressione dello swing che si fosse mai conosciuta, suonarono solisti di straordinaria levatura. In quegli anni Count Basie arrangiò e registrò alcuni suoi più grandi capolavori presenti nel programma dei Notturni: Shiny Stockings, Corner Pocket e April In Paris.
La terza giornata della manifestazione, mercoledì 2 luglio, ricorda Maria Di Pasquale, docente di pianoforte della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado recentemente scomparsa. Lo Spazio Anteprima delle ore 19.30 si intitola Estri armonici e presenta la Suite Antique di Rutter del 1979, uno dei lavori orchestrali più popolari nel repertorio flautistico contemporaneo; Serie del Sur di Walter Heinze, chitarrista, compositore, cantante e insegnante argentino; l’Overture da Pastoral Sonata del 1953 del compositore inglese Stephen Dodgson; il malinconico e struggente Oblivion di Astor Piazzolla e infine il virtuosistico e brioso Concerto per due flauti RV 533 di Antonio Vivaldi.
Il concerto delle 21.00 nel cortile della Villa, strutturato in due parti, ospita nella prima Camerismi, con il Klavierquartett KV 478 di Mozart per violino, viola, violoncello e pianoforte, opera che propone un rapporto assai dialettico e brillante fra pianoforte e archi, soprattutto nella parte finale; Invierno Porteño del 1969, tratto da The Four Seasons of Buenos Aires, insieme di quattro composizioni di tango composte da Piazzolla in occasioni diverse tra il 1965 e il 1970; infine il brano che Simone Pionieri, docente della Civica che a Maria Di Pasquale dedica un pezzo di recente composizione: Saudade.
La seconda parte, intitolata non casualmente Pianeti, vede l’arrangiamento e l’esecuzione di The Planets di Gustav Holst da parte dell’ensemble di studenti Pleiadi442.
La gestazione della suggestiva partitura di Holst durò quasi due anni poiché, come afferma l’autore, prendeva lentamente forma nella sua mente, “come un bebè nel ventre di una donna”. La prima esecuzione di The Planets avvenne in forma privata alla Queen’s Hall nel 1918 e fece subito un grande effetto, ma la prima esecuzione pubblica e completa fu il 15 novembre 1920, con la London Symphony Orchestra diretta da Albert Coates. The Planets ebbe subito successo. Una popolarità dovuta alla forza visionaria del pezzo, alla sua capacità di suggerire immagini siderali e misteriose. Ciò spiega anche la fortuna che ebbe nel mondo delle colonne sonore per film, a cui moltissimi compositori si sono inspirati.
L’opera, costituita da sette pezzi, Nettuno, Urano, Saturno, Giove, Marte, Venere, Mercurio, è eseguita a Villa Simonetta con l’aggiunta di un estratto da la versione cameristica dell’ultima parte dell’ultimo movimento de Il canto della terra di G. Mahler.
L’appuntamento di giovedì 3 luglio vede per lo Spazio Anteprima Elektronica, esecuzione di brani originali di musica elettronica.
La fascia delle 21.00 con Cortometraggi d’animazione, è riservata come da consolidata tradizione all’IRMus – Istituto di Ricerca Musicale della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado, segmento della Scuola specializzato nella formazione di figure professionali in grado di coniugare creatività e capacità performative con le nuove tecnologie. La serata prevede la proiezione di cortometraggi d’animazione: alcuni di questi, premiati in importanti festival e rassegne internazionali, sono stati diretti ed elaborati dagli allievi della Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti con musiche composte dagli studenti dei corsi di Musica elettronica – Musica per l’Immagine e di Musica applicata all’immagine e al teatro della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado.
Le composizioni che accompagnano i cortometraggi sono eseguite dal vivo dall’Ensemble IRMus, diretto dagli allievi del corso di Direzione d’orchestra. Al progetto hanno collaborato anche strumentisti degli Istituti di Musica Antica e Musica Classica.
Per dare tempo all’oscurità di scendere e consentire la visione delle proiezioni, Cortometraggi di animazione avrà eccezionalmente inizio alle ore 21.30.
La rassegna si chiude venerdì 4 luglio con una serata contraddistinta da una ricca contaminazioni di generi. Lo Spazio Anteprima è animato dalle composizioni degli studenti della sezione Populat Music, che ha recentemente inaugurato il corso di canto pop-rock. Sfumature e Echoes of Two Opposites sono i titoli dei due gruppi di brani, eseguiti in collaborazione con gli allievi di strumento dell’Istituto di musica classica.
Anche il concerto delle ore 21.00 è diviso in due momenti.
Nella prima parte della serata i solisti e il Coro Petit del CEM, sezione amatoriale della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado, presentano, attraverso una selezione di brani, la Petite Messe Solennelle di Gioachino Rossini, opera composta nel 1863 nel ritiro di Passy, nell’ultimo periodo creativo del musicista, una composizione da lui stesso considerata come il suo “peccato di vecchiaia”.
La seconda parte è interamente focalizzata sulle arie d’opera, inserite in un panorama musicale variamente assortito che vede la presenza dei maggiori e più celebri compositori. In apertura torna Rossini con il melodramma eroico Tancredi, tratto dalla tragedia omonima di Voltaire (1760), e l’aria immortale Di tanti palpiti, vero e proprio cavallo di battaglia di tante cantanti. All’estro musicale di Rossini sono dedicate anche l’aria di Lindora Ecco ridente in cielo e quella di Rosina, Una voce poco fa, entrambe tratte dall’opera buffa Il barbiere di Siviglia e, sempre interpretata da un personaggio femminile, l’aria di Susanna, Cruda Sorte! Amor tiranno! da L’Italiana in Algeri.
Si passa poi a un altro dei più importanti compositori d’opera italiani del XIX secolo, Bellini, di cui si esegue Ah, per sempre io ti perdei da I puritani, su libretto di Carlo Pepoli, tratto dal dramma storico di Jacques-François Ancelot e Joseph Xavier Boniface Têtes rondes et Cavaliers. Completano il programma le arie Deh, vieni non tardar (Susanna) da Le Nozze di Figaro di Mozart; l’Habanera da Carmen di Bizet, e la più rara Ah! se tu dormi, svegliati, da Giulietta e Romeo di Nicola Vaccaj su Libretto di Felice Romani. L’opera venne messa in scena per la prima volta al Teatro della Canobbiana di Milano nel 1825 e riscosse molto successo anche oltreconfine.
Notturni in Villa 2025. Musica a Villa Simonetta – 30 giugno – 4 luglio 2025. Milano, Villa Simonetta, via Stilicone 36